La scrucchiata, una dolcezza tutta abruzzese

La scrucchiata, una dolcezza tutta abruzzese

la tradizionale marmellata d'uva abruzzese

Avete mai assaggiato i dolci tipici abruzzesi come i celli ripieni, le ferratelle o i cavicioni ?

Se vi è capitato di mangiarli, ricorderete  sicuramente il gusto inconfondibile della marmellata con cui sono farciti: la famosa scrucchiata abruzzese!

La scrucchiata è la tipica marmellata d’uva d’Abruzzo, preparata appunto con uva scura di Montepulciano.

E’ la marmellata delle nonne, veniva preparata in casa con un rituale attento e preciso e una lavorazione completamente manuale, che coinvolgeva tutti i membri della famiglia.

Ancora oggi, come allora, nell’entroterra, viene ottenuta con l’utilizzo di un setaccio chiamato pellicciolo che consente la passatura manuale degli acini di uva. La preparazione, soprattutto per quel che riguarda la passatura dell’uva, richiede molto tempo e fatica.

La raccolta dell’uva viene fatta a maturazione ottimale e, a mano, selezionando i grappoli migliori con gli acini integri.

Il nome deriva dal fatto che, secondo la ricetta tradizionale, la separazione dei semi dalla buccia dell’uva deve essere fatta a mano, prendendo gli acini uno alla volta senza rompere la buccia. Questo processo viene chiamato scrocchiatura e da il nome alla marmellata, la scrucchiata.

I chicchi d’uva, poi, vengono separati dai vinaccioli tramite, come già abbiamo detto, il pellicciolo, un setaccio artigianale che si trova nelle case dei nonni abruzzesi.

Il procedimento è lungo e difficile, non è quindi insolito che, sopratutto ora, a causa dei ritmi di vita accelerati, venga utilizzato un passa verdure per velocizzare la produzione.

Nel nostro hotel ristorante vicino Chieti e Pescara la produciamo ancora secondo la vecchia ricetta tradizionale grazie alla dedizione e alla pazienza di nostro padre, un uomo abruzzese di altri tempi, che, per produrre una grande quantità di marmellata , passa giornate intere a snocciolare i chicchi d’uva.

Dopo aver scrocchiato l’uva, il composto viene messo a cuocere a fuoco lento e girato più volte durante la cottura che dura più di 24 ore. Volete un consiglio? Dopo tanta attesa fatevi trovare pronti con una fetta di pane fresco per essere i primi ad assaggiare questa fantastica marmellata, non ve ne pentirete!

Dopo tante ore di preparazione, il risultato è una confettura dalle caratteristiche uniche e inimitabili: un colore rosso intenso, un sapore dolce, nonostante l’assenza di zucchero, ma anche leggermente acidulo per la presenza della buccia, derivante proprio dall’operazione di schiacciamento manuale degli acini interi e, soprattutto, l’assenza di semi.

Tradizionalmente “la scrucchiata” viene usata, insieme a mandorle o noci, per formare il ripieno dei famosi “Calcionetti“, dolci abruzzesi tipici del periodo natalizio ed è anche alla base di moltissime ricette della nostra tradizione dolciaria: dalle sfogliatelle di Lama dei Peligni, ai celli ripieni, alla farcitura delle famose ferratelle, per finire con biscottini di frolla e classiche crostate.

Nel nostro ristorante, potrete apprezzare la genuinità e la bontà di questa confettura tutta abruzzese in qualsiasi periodo dell’anno: a Natale ,nei nostri cavicionetti fatti a mano, durante tutto l’anno, nei biscottini che vi serviamo con il caffè e, a colazione, nelle nostre buonissime crostate, preparate per regalarvi un dolce risveglio.

 

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